mercoledì 24 settembre 2008

Tamburrano: «L’ospedale non ancora è salvo»


24 settembre 2008

Tamburrano: «L’ospedale non ancora è salvo»

"L’Ospedale non è ancora salvo e le false illusioni stanno danneggiando la città". Così ha esordito il sindaco Martino Tamburrano ieri mattina in una conferenza stampa convocata per chiarire fatti e cose sulle vicende dell’Ospedale di Massafra e sul tanto agognato “Piano di Riordino”. Con toni pacati, ma allo stesso tempo duri, il sindaco ha tracciato la storia di due anni di “attenzione nei confronti dell’Ospedale” ed ha sottolineato come Massafra sia stanca di avere “ostetriche esterne” (personaggi pronti ad accaparrarsi meriti in occasioni di eventi n.d.r.) che puntualmente fanno la loro comparsa quando si appropinquano consultazioni elettorali.

Da presidente della Rappresentanza Conferenza dei Sindaci della ASL – ha continuato Tamburrano – mi sono sempre interessato della sanità in provincia da Avetrana a Ginosa, sostenendo che è aberrante fare clientela a spese della popolazione. Affermare che il nosocomio massafrese diventi Ospedale di Base – ha continuato il sindaco – significa fornire una interpretazione spinta. Il Piano demanda al direttore generale, che farebbe bene a non partecipare alle feste di partito, la “spalmatura dei posti” ed è solo da questa “indicazione” che dipende la “rinascita” dell’ospedale massafrese. Io continuerò a lottare per far ridare a Massafra quello che è stato sottratto, rispondendo alle giuste aspettative e riportando all’interno della struttura quelle professionalità che hanno reso grande l’ospedale “M. Pagliari”. Inoltre chiederò espressamente l’istituzione di un Pronto Soccorso “autonomo” e il potenziamento dei servizi ambulatoriali.


Continuano ad associarmi – ha chiuso il sindaco - al vecchio presidente della regione, l’attuale ministro Fitto. Oggi il mio interlocutore è il presidente Vendola ed è lui che deve fornire risposte alla collettività. L’attenzione è e rimarrà alta.


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