martedì 16 luglio 2013

Sottopasso di Chiatona, idee al vaglio

 Sottopasso di Chiatona, idee al vaglio

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gentile raffaeleMASSAFRA - Il Comune cerca la soluzione agli allagamenti di Chiatona.
L’ultimo nubifragio di domenica scorsa ha riacceso i riflettori su un problema decennale. Ancora una volta gli automobilisti sono rimasti prigionieri dell’acqua. Era cioè impossibile attraversare il sottopasso perchè allagato. Quasi un metro d’acqua si accumula puntualmente quando piove ed i problemi sono due: l’utilizzo di pompe per l’aspirazione di acqua di falda e la carenza di una rete di fogna bianca nell’intera zona marina.
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Due problemi a cui ora, davanti all’ennesima giornata di disagi, l’amministrazione comunale sta cercando di porre rimedio. Ieri mattina un tavolo tecnico è stato istituito presso l’assessorato alla Fascia Costiera retto da Raffaele Gentile (nella foto). Alla riunione hanno preso parte i comandanti della Polizia Municipale di Massafra e di Palagiano (visto che Chiatona rientra nelle competenze di entrambi i Comuni), il dirigente del settore Lavori Pubblici, Lorenzo Natile ed il consigliere delegato dal Comune di Palagiano, Rino Pucci.
"E’ allo studio - fa sapere l’assessore Gentile - un progetto per la realizzazione di vasche di accumulo che entrino in funzione nelle giornate di piogge”.
Domenica sul posto sono intervenite forze dell’ordine e protezione civile per cercare di coordinare traffico e panico.
"Il problema continuerà a ripresentarsi ogni volta che pioverà” insiste l’assessore “perchè le pompe in funzione aspirano l’acqua di falda che è a venti centimetri e quando piove quelle pompe non ce la fanno ad assorbire tutta l’acqua in superficie, quindi l’intera zona si allaga”.
Gentile è convinto che costruire quel sottopasso sia stato un errore.
"Lì serviva più un cavalcavia che un sottopasso” chiosa “e comunque il sindaco Tamburrano ed il consigliere delegato alla Polizia Municipale Fernando Pelillo stanno già studiano una viabilità alternativa su via Dei Bagni” perchè, al momento, il sottopasso è l’unica via di collegamento con la marina.
Il problema sono i fondi. “I Comuni di Massafra e di Palagiano non dispongono delle risorse necessarie” puntualizza Gentile “che ammontano a diverse migliaia di euro. Chiederemo aiuto a Regione e Protezione civile”.

giovedì 4 luglio 2013

Massafra, il Pug entro la fine del mese

MASSAFRA - Entro fine mese il Piano urbanistico generale (Pug) approderà in consiglio comunale per l’adozione. 
Stamattina (nella foto un momento della conferenza) il sindaco Martino Tamburrano e l’assessore all’Urbanistica, Giuseppe Massafra hanno presentato il documento che cambierà il volto della città. Più verde, più servizi e possibilità per chi finora non ha potuto costruire.
Tutto questo nel nuovo Pug che già la prossima settimana sarà vagliato dalla giunta e successivamente finirà in consiglio comunale. Uno strumento contabile già finito nel fuoco delle polemiche per ritardi e presunte copiature e che la città attende da quarant’anni.

"Era il 1973 quando si avviarono le procedure. Ma finora si è andati avanti con varianti al vecchio Piano di Fabbricazione”. Ad ammetterlo è l’assessore Marraffa per il quale l’adozione del nuovo Pug rappresenta uno scoglio che l’amministrazione Tamburrano è riuscito a superare.
“Al di là delle polemiche sterili - ha spiegato stamattina in conferenza stampa - chi è lontano dagli uffici probabilmente non può capire il lavoro che c’è dietro. Un lavoro certosino che ha dovuto fare i conti con infiniti vincoli e cavilli. Anzi a tal proposito voglio ringraziare l’ingegner Traetta, dirigente dell’ufficio tecnico e tutto il suo staff che sono riusciti a raggiungere quest’ottimo risultato”.
Un risultato di cui l’amministrazione Tamburrano si fregia. “E’ una soddisfazione - ha aggiunto l’assessore - per l’intero gruppo amministrativo, dalla giunta ai consiglieri, perchè era una priorità del programma elettorale presentato nel 2011 e mantenere gli impegni per un amministratore è sempre motivo di soddisfazione”

Sul caso del Pug copiato, o meglio del documento propedeutico allo strumento urbanistico che da Manfredonia lamentavano fosse il proprio, l’assessore schiva: “Era solo una bozza, un modello su cui lavorare e un titolo di merito per chi lo aveva fatto. Comunque tutto è stato chiarto”.

tarantosera