giovedì 23 settembre 2010

• MASSAFRA IN OCCASIONE DEL PALIO DELLA MEZZALUNA AVEVA MINACCIATO IL SUICIDIO. A FARLO DESISTERE, L’AVV. DRAGONE


«Mustafà chiede solo di lavorare»
Sarà ospite del «Chiambretti Night» il fachiro Francesco Balestra con la sua protesta
DEBORAH PICCOLO
• MASSAFRA.Sarà ospite del “Chiambretti Night” Francesco Balestra, in arte Mustafà, il fachiro massafrese, che, in polemica con l’Am - ministrazione comunale per la mancata tutela degli artisti di strada, dei bisognosi e dei cani randagi, ha iniziato lo sciopero della fame, accompagnato da una serie di proteste. L’ul - tima, in ordine di tempo, domenica sera, in occasione delle manifestazioni del Palio della Mezzaluna, quando ha minacciato di buttarsi dal ponte Garibaldi. Pericolo scongiurato grazie all’intervento dell’avvocato Ignazio Dragone, suo legale di fiducia. Ora Mustafà ha deciso di raccontare la sua storia davanti alle telecamere di Canale 5. A Piero Chiambretti, col quale ha lavorato in tivvù negli anni ’90, racconterà l’ultimo decennio della sua vita vissuta a Massafra, sua città natale, e le problematiche con le quali è costretto a convivere. Mustafà ha vissuto per lungo tempo a Milano, dove è diventato famoso per i suoi spettacoli in piazza Duomo, ma soprattutto per le tantissime iniziative di protesta messe in atto contro il Comune per le contravvenzioni ricevute, perché utilizzava il suolo pubblico senza autorizzazione. Le proteste erano talmente eclatanti che, puntual mente, veniva invitato a partecipare a tutte le trasmissioni televisive nazionali. Negli anni '80, sempre a Milano, «salutò» in Galleria la visita di Gorbaciov incatenato sul tetto. Oggi, il mangiafuoco, molto amato dai bambini, è rimasto senza lavoro. «Non voglio soldi - dichiara alla “Gazz etta” che lo ha incontrato nello studio dell’avvocato Dragone -. Al Comune chiedo di poter lavorare tornando a fare i miei spettacoli». E coglie l’occasione per replicare all’assessore ai Servizi sociali, Antonio Cerbino, che ha detto di averlo più volte aiutato. «In questi mesi estivi appena trascorsi, proprio lui mi ha preso in giro. Mi aveva assicurato tre serate nel cartellone degli eventi di “MassafraEstate”, ma non ha mantenuto la promessa. Ecco perché ho interrotto ogni dialogo con l’Amministrazione e ho dato sfogo alle proteste, iniziando lo sciopero della fame e cercando di attirare l’attenzione della gente». Mustafà parla anche di due proposte fatte al Comune. «Ho chiesto di organizzare un festival dedicato agli artisti di strada, come avviene in molte città italiane a vocazione turistica, e poi ho chiesto la concessione di uno spazio nei pressi dell’ospedale, dove poter fare un parco d’attrazioni per i bambini. Ma, finora, le mie richieste sono state ignorate. Tuttavia - dice Mustafà - sono disposto a riprendere il dialogo col Comune a cui chiedo un confronto serio nello studio del mio legale». E l’avvocato Dragone aggiunge: «Compito delle istituzioni è stare accanto ai bisognosi. Balestra è un concittadino che ha dato lustro alla città e i massafresi, domenica, gli hanno dato una prova d’affetto tributandogli applausi al termine della sua protesta. È una persona onesta che chiede solo di poter lavorare. Dategli spazio».

martedì 21 settembre 2010

MASSAFRA L’ASSESSORE CERBINO: NON CI TIRIAMO INDIETRO


«Sostegno a Mustafà se ci sono le risorse»
(de.picc.)
• MASSAFRA. « L’Amministra - zione comunale ha mostrato solidarietà e interesse nei confronti del cittadino Francesco Balestra, in diverse occasioni». L’assessore ai Servizi sociali Antonio Cerbino, rispedisce al mittente le accuse d’insen - sibilità e disinteresse mosse da “Mustafà” entrando nei dettagli. «Balestra - spiega Cerbino - è uno dei 1300 concittadini in stato di bisogno che richiedono assistenza economica. Come avviene per gli altri, anche lui, quando c’è disponibilità, riceve un contributo economico dal Comune. Inoltre - prosegue Cerbino - gli abbiamo anche suggerito un lavoro alternativo, per il quale ci siamo prodigati nella ricerca, ma lo ha rifiutato, perché lui è un artista e come tale vorrebbe lavorare. Il Comune non è un’agenzia di spettacoli. Tuttavia, quando ne ha fatto richiesta, gli è stata data la possibilità di esibirsi in spettacoli rionali, come mangiafuoco, insieme alla sua compagnia di artisti di strada. Gli ultimi, in ordine di tempo - ricorda Cerbino - gli spettacoli che ha tenuto nei mesi di agosto e dicembre dello scorso anno, rientranti nei cartelloni delle iniziative estive e natalizie promosse dal Comune». L’assessore ai Servizi sociali, stigmatizza la platealità della protesta, «perché - afferma - non arreca certo danno al sindaco o agli amministratori, bensì all’immagine della città», ma rispetta la libertà di pensiero e di espressione del cittadino. «Ognu no - sottolinea - è libero di esternare le proprie rimostranze, che possono sfociare anche nella protesta pacifica, ma - avverte - occorrerebbe capire da che cosa, realmente, la contestazione sia mossa. Mi auguro - aggiunge Cerbino - che a monte non vi siano strumentalizzazioni. “Mu - stafà” continuerà ad avere tutto il sostegno mio personale e dell’Am - ministrazione che si sta prodigando di continuo per assicurare l’assi - stenza ai tanti bisognosi. Purtroppo - precisa Cerbino - la povertà è aumentata ed anche la tipologia del povero è mutata, complice la crisi occupazionale e il ricorso continuo delle imprese agli ammortizzatori sociali che rendono il lavoratore sempre più precario». Riguardo il problema del randagismo sollevato da Balestra in una lettera aperta indirizzata al sindaco e allo stesso assessore ai Servizi sociali, Cerbino annuncia che è in cantiere un progetto per la realizzazione di un canile comunale. Si tratta della stessa lettera con la quale “Mu - stafà” chiede meno feste di piazza, sostegno per il suo cane e tutela per i bisognosi. Solidarietà nei suoi confronti è stata espressa anche da Vincenzo Bommino, presidente dell’as - sociazione “MassafraNostra” org anizzatrice del Palio, rammaricato per l’accaduto. «È un problema sociale - ha detto Bommino - che non può risolvere la nostra associazione. Lo comprendiamo e gli siamo vicini».

martedì 7 settembre 2010

• MASSAFRA IL SINDACO TAMBURRANO ELOGIA IL FESTIVAL DEI CORTOMETRAGGI

• MASSAFRA IL SINDACO TAMBURRANO ELOGIA IL FESTIVAL DEI CORTOMETRAGGI
Decolla il progetto «Vicoli corti» arriva il sostegno della Carime?

DEBORA PICCOLO
• MASSAFRA. Il progetto “Vicoli corti” po - trebbe rientrare nel circuito delle iniziative che godono del sostegno della Banca Carime. L’idea è partita dal sindaco di Massafra Martino Tam burrano, che, al termine della sesta edizione del festival di cortometraggi, archiviata da pochi giorni, ha espresso parole di elogio nei confronti dell’associazio - ne culturale “Il Serraglio”, organizzatrice della manifestazione che ha ospitato registi di spessore nella cittadina ionica, per due giorni, sotto i riflettori dei media nazionali. Al punto che il sindaco si è impegnato personalmente a sottoporre all’atten - zione del noto istituto di credito il progetto cinematografico affinché possa essere valutato co me meritevole di finanziamento. La promessa di Tamburrano si aggiunge a quella non meno importante del regista pugliese Pippo Mezzapesa, che si appresta a girare un film nell’ar - co ionico orientale. L’autore de “L’altra metà”, candidato al David di Donatello e al Globo d'Oro come miglior cortometraggio, ha apprezzato la creatività e l’impegno dei giovani “asser ragliati” nel modo di “fare cinema” e ha ben pensato di considerare Massafra tra le possibili location di set, nonché come sede del casting. «Le critiche positive non possono che farci piacere - commenta il presidente dell’associazione “Il Ser raglio” Michele Oliva - e ci ripagano del lavoro svolto in questi anni. La soddisfazione è ancora maggiore se agli apprezzamenti seguono le promesse, frutto di un interesse al nostro progetto». “Il Serraglio” nasce con lo scopo di promuovere il cinema, inteso come la forma più completa di comunicazione. «Vicoli corti - afferma Oliva - è la comunicazione per immagini, attraverso cui possono passare messaggi importanti, capaci di portare lo spettatore a riflettere su tematiche di grande attualità. Quest’anno, per esempio, si è posto l’ac - cento su alcune emergenze sociali: la lotta all’in - tegrazione, ad ogni forma di precariato, alla difesa della libertà di pensiero e di espressione, dei diritti umani. L’auspicio - conclude Oliva - è che Massafra, attraverso “Vicoli corti”, possa diventare in futuro la Venezia del Parco delle gravine».