venerdì 5 settembre 2008

Nel quartiere Parco di guerra sta per arrivare la rete idrica


5 settembre 2008

Nel quartiere Parco di guerra sta per arrivare la rete idrica

Richiesta di finanziamenti del sindaco Tamburrano all’Ato Puglia


MASSAFRA – Nella Città delle Gravine sono in vista altri importanti finanziamenti per eseguire alcune opere che interesseranno la zona industriale e l’abitato di Parco di Guerra, periferia massafrese sempre alle prese con il problema della lontananza del centro urbano della città. Questa volta, però, pare che dopo la pista ciclabile cominciata qualche mese fa, stiano per arrivare altri fondi per poter permettere ai cittadini residenti in quella zona di usufruire di altri importanti servizi oggi del tutto assenti. Uno su tutti quello della rete idrica. Nei giorni scorsi il primo cittadino massafrese è stato protagonista di alcuni importanti incontri con l’Ato Puglia, Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale per la gestione del servizio idrico integrato.
Tra i temi discussi all’interno del summit anche la richiesta di finanziamenti per fornire al quartiere Gesù Bambino delle pompe di sollevamento per la fogna. Un intervento che dovrebbe ammontare, economicamente, a circa 4mila euro. Un’occasione importante, quella dell’incontro tra i due enti, per discutere anche dei prima citati interventi nella zona Parco di Guerra, dove ad oggi è esistente la rete fognante mentre non c’è ancora la rete idrica.
Un incontro fondamentale per il Comune di Massafra, che ha richiesto i finanziamenti necessari per eseguire l’opera. Nei prossimi giorni dal Comune massafrese saranno inviati i progetti esistenti e modificati dall’Ufficio Tecnico comunale. Il fine, naturalmente, è quello di accedere il prima possibile ai finanziamenti inerenti a questo tipo di opera. Non solo.
Il sindaco Tamburrano ha avviato un tavolo di confronto con l’Ufficio regionale per la Difesa del Suolo. Argomento al centro della discussione è quello riguardante i tre progetti inerenti al recupero delle acque piovane. Progetti già in corso, ma che sarebbero stati considerati dal Comune di Massafra insufficienti ad estinguere i problemi ‘pluviali’ della città. Anche in questo caso il massimo esponente comunale ha chiesto che siano assegnati a Massafra ulteriori finanziamenti: “La richiesta è stata fatta – spiega Tamburrano – perché riteniamo che i tre progetti in essere, riguardanti il recupero delle acque piovane, non siano sufficienti per garantire alla nostra città un adeguato livello di sicurezza”. I finanziamenti aggiuntivi dovrebbero arrivare in più tranche, la prima delle quali dovrebbe ammontare a circa 5 milioni di euro, per una cifra complessiva di 30 milioni di euro di finanziamento.
“I fondi – conclude il primo cittadino massafrese – serviranno a mettere in sicurezza l’intera zona industriale rispetto al pericolo delle piogge. Una raccolta delle acque adeguata a quella zona eviterà in futuro che si assista a scene già viste in passato, che mettono in pericolo non solo l’incolumità dei cittadini ma pure l’economia stessa della città”.In questi giorni, inoltre, dall’ente comunale saranno presentati i progetti per la riduzione del vincolo PAI (Piano di Assetto Idrogeologico).
“L’intento – afferma Tamburrano – è quello di consentire ammodernamenti e sviluppo della zona industriale, oltre che per incrementare la richiesta degli operatori economici. Riteniamo inoltre che quel vincolo non fu né discusso, né concordato né sottoposto alla valutazione dell’Ufficio Tecnico Comunale”. Non saranno gli unici argomenti che coinvolgeranno la zona industriale. 457mila euro sono già nelle casse comunali e serviranno alla bitumazione delle strade dell’intero quartiere industriale. Bando per i lavori quasi pronto, subito dopo si procederà all’avvio dei lavori.

Graziano Fonsino [Corriere del Giorno]

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