mercoledì 3 settembre 2008

"Ristoro sì, ma senza aumenti"


mercoledì 3 settembre 2008

"Ristoro sì, ma senza aumenti"

Il sindaco Martino Tamburrano interviene dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha dimezzato la misura del risarcimento ambientale: «Non abbiamo mai parlato di cifre: il principio, però, ci è stato riconosciuto ed è una nostra vittoria. E non peserà sui cittadini»

MASSAFRA – Ricordate la sentenza del Consiglio di Stato riguardante la tariffa del ristoro ambientale dovuta al Comune di Massafra? Aveva stabilito che quest’ultimo fosse ridimensionato da 6,5 euro a tonnellata a 3,3. Ieri il sindaco di Massafra è tornato sull’argomento, affermando: “Mai parlato di cifre. Avevamo solo chiesto quello che alla città è dovuto, e cioè il ristoro ambientale. Non capisco il comunicato. Loro – si riferisce allo studio legale che difende il Comune di Crispiano e un’associazione di consumatori di Martina – hanno interesse a far vedere chi sono come studio legale, io semplicemente a difendere la mia città”. Per Martino Tamburrano, primo cittadino di Massafra, è una vittoria ‘massafrese’: “Abbiamo vinto il ricorso su basi legislative certe e abbiamo avuto e ottenuto dal Consiglio di Stato quello che volevamo”.


Insomma, a Massafra volevano la certezza di essere in regola nel chiedere il ristoro ambientale, e ora ne sono certi. Massafra può chiederlo e dovrà riceverlo. Tamburrano punta i piedi su questo, e sul ridimensionamento della tariffa aggiunge: “Non abbiamo mai specificato alcuna cifra né abbiamo mai inserito nei nostri documenti amministrativi la previsione di un eventuale introito di queste cifre. Sapevamo che il ristoro ambientale va chiesto al netto della tariffa, e quel voler sottolineare con un comunicato il dimezzamento della cifra appare solo una strumentalizzazione con un fine pubblicitario”. Cioè: gli avvocati sottolineano che la cifra giusta ammonta alla metà di quella precedentemente calcolata, mentre da Palazzo di Città Massafra evidenzia che ‘davvero’ il ristoro è dovuto alla città.

“È una delle prime battaglie importanti del mio mandato. Finalmente l’appesantimento ambientale che deve sopportare Massafra comincia ad essere ricompensato, per il momento finanziariamente, poi la questione sarà spostata ai tavoli istituzionali di Bari, dove continuerò la mia battaglia e pretenderò che la mia città venga inserita nell’area di crisi ambientale di Taranto. È giusto che sia così. L’inserimento sarà funzionale all’ottenimento di tutti i finanziamenti che hanno come fine quello di scongiurare qualsiasi problema derivante da impianti come l’Ilva, l’Agip e altre industrie, come pure mi pare giusto che Massafra, essendo a ridosso di quell’area, e parliamo di poche centinaia di metri, possa godere della giusta attenzione da parte di organi regionali e provinciali. Questo faceva parte del mio programma e questo attuerò. La percentuale sul ristoro da concedere al Comune di Massafra è una prima vittoria a favore dei nostri cittadini”. Tutti vittoriosi, pare.

Ora, però, bisognerà proteggere i cittadini che fanno parte, oltre Massafra, dell’Ato Ta/1: “Incontrerò i sindaci dei Comuni dell’Ato e mi confronterò con loro da collega a collega, affinchè possa essere abbattuta al massimo la pressione fiscale sui cittadini del nostro territorio”. Modalità di pagamento del ristoro confermate dal primo cittadino e presidente Ato: i comuni pagano al gestore della discarica, il gestore della discarica versa nelle casse comunali la percentuale dovuta per il ristoro. I cittadini del territorio sono preoccupati che questo non si ripercuota su di loro attraverso nuovi aumenti sulla tariffa per il conferimento dei rifiuti.

Tamburrano assicura tutti: “Nessun pericolo di aumento”.

Graziano Fonsino [Corriere del Giorno]

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