Pubblicato il 15 ottobre 2009 da massafraoggi
Massafra, Ospedale "Pagliari"
Nella seduta consiliare monotematica sull’ospedale “Pagliari” il
presidente Gaetano Castiglia ha introdotto i lavori evidenziando il
fallimento delle promesse del presidente regionale Vendola ed ha
auspicato che la seduta consiliare potesse far scaturire una discussione
positiva. L’assessore Giuseppe Marraffa ha affermato che a Massafra non
esiste più un ospedale, ma solo un luogo dove qualche esponente di
partito può sostare, intrecciando relazioni. Marraffa si è soffermato
sul Piano Fitto, mai revocato, attuato o modificato. L’assessore ha
contestato manifesti e promesse sorte a pochi mesi dalle elezioni
regionali. Magari – ha continuato – il Piano Fitto si fosse attuato.
Almeno avremmo avuto alcuni reparti efficienti. Le promesse di Vendola
invece non si sono mai concretizzate, con una pianta organica
inesistente e reparti fantasma. Spero – ha concluso Marraffa – che si
costituisca una delegazione per incontrare il presidente della Regione e
chiedergli conto degli impegni assunti e non mantenuti. Il capogruppo
Giuseppe Sportelli ha toccato vari temi come le ristrutturazioni
elettorali, il Piano Attuativo Locale e la carente pianta organica
dell’Ospedale. Il Piano di Riordino deve partire da un analisi economica
altrimenti sarà sempre un fallimento. Il consigliere Cosimo Giannotta
ha invitato ad essere più incisivi e a battere i pugni sui tavoli
regionali perché sulla salute della cittadinanza non si può sbagliare o
giocare. Il consigliere Cosimo Fedele, intervenendo, ha sottolineato
che obiettivo comune è riaprire l’ospedale, non vincere le prossime
elezioni. Le sale operatorie senza chi opera sono vuote e inutili. Il
nosocomio di Massafra – ha continuato Fedele – risale alla seconda metà
dell’800 ed è della Città. Fedele con un intervento intriso di fatti e
circostanze del passato recente ha invitato il sindaco ad intervenire in
qualsiasi modo, anche con gli atti più estremi, come l’occupazione
permanente dell’Ospedale. Noi vogliamo l’ospedale – ha chiuso Fedele –
non le sale operatorie. Il consigliere Bruno Orlando ha tracciato la
storia della struttura sin a dimostrare che da sempre i massafresi hanno
difeso e custodito con onore il loro ospedale. L’arch. Giuseppe Cofano
ha sottolineato la scarsa rappresentatività politica. Noi siamo deboli
contro i poteri forti. A fronte di una grave crisi della Sanità – ha
affermato Cofano – vengono spesi oltre 5 milioni di euro per incarichi
professionali e co.co.co. Animiamo il dibattito in paese, i cittadini
stanno accettando passivamente questa grave situazione. Necessita un
documento forte per far capire che la Città è presente in questa
battaglia. Il sindaco Martino Tamburrano ha ribadito il concetto
precedentemente espresso sulla mancanza di rappresentatività presso le
sedi regionali e nazionali, spiegando come e perché alcuni personaggi
remano contro la Città. Tamburrano, come un fiume in piena, ha parlato
del deficit della sanità ammontante a circa un miliardo di euro, dei 300
casi di tumore l’anno a Massafra costretti ai “viaggi della speranza”,
della chiusura politica dell’ospedale, della falsità delle notizie
tendenziose miranti a far credere che il nosocomio massafrese riaprirà
quanto prima e di come i personaggi che stazionano nell’androne
dell’ospedale non si siano accorti della fuga di medici e di ambulatori.
Lo sbandierato arrivo della TAC è in realtà la ordinaria sostituzione
del macchinario nuovo con il vecchio laddove esistono già. Il sindaco ha
affermato che, per riprendere il percorso interrotto all’ospedale
occorrono 3 milioni di euro, mentre per la notte bianca il Governo
regionale ha speso 6 milioni di euro. Altri temi toccati dal primo
cittadino sono stati quello della spesa farmaceutica, della nascita di
poliambulatori e della necessità di mettere da parte il momento politico
e creare un dibattito permanente che mantenga alta l’attenzione. Il
capogruppo UDC Salvatore Fuggiano ha affermato che Massafra è stata
concupita da forze che hanno distrutto il suo tessuto culturale e ora la
Città deve attivare un dibattito forte che dia un risultato condiviso
da tutti. Il dott. Giuseppe Cofano ha sottolineato come sin dal 2008,
avesse chiesto una seduta consiliare per denunciare lo stato
dell’ospedale di Massafra e ha ricordato le lettere, sempre su tale
tema, all’allora presidente Fitto e successivamente all’attuale
presidente Vendola. Il consigliere Cosimo Semeraro ha affermato che se
tutta la Città si muove i risultati arriveranno. Il vicesindaco
Giandomenico Pilolli ha evidenziato l’attuale mancanza di attenzione
della gente verso il problema salute. L’obiettivo principale è quello di
affrontare l’urgenza. Riappropriamoci del nostro ospedale e della sua
storia, ha affermato il capogruppo Salvatore Ricci, nel sollecitare
l’assise a non esaurire l’impegno con la fine della seduta consiliare.
Il Consiglio, all’unanimità, ha votato un documento con il quale ha
investito il sindaco affinché ottenga un incontro urgente con il
presidente Vendola, congiuntamente ad una delegazione composta anche dal
presidente del Consiglio e dai capigruppo consiliari per rappresentare i
gravi disagi patiti dai massafresi e dai cittadini residenti nei comuni
limitrofi in seguito all’impossibilità di usufruire di prestazioni
sanitarie (chirurgia, ortopedia, ginecologia). Inoltre, sempre nello
stesso documento, si chiede al sindaco di individuare ogni forma di
civile protesta in tutte le sedi istituzionali, qualora queste legittime
istanze venissero ancora disattese.