Quero e Montanaro: "Vogliamo leggere il Piano"
Venerdì
mattina, nuova rappresentanza dei sindaci, che ha visto, seduti allo
stesso tavolo il presidente della stessa, Martino Tamburrano, il sindaco
di Mottola, Giovanni Quero, il primo cittadino di Ginosa, Luigi
Montanaro e Raffaele Bagnardi quale sindaco di Grottaglie; assente,
dunque, solo il sindaco di Manduria, Francesco Massaro, trattenuto da un
impegno amministrativo. Una riunione essenziale, all’indomani
dell’approvazione, da parte della Giunta regionale, del Piano della
Salute, che, ai sindaci del versante occidentale risulta inaccettabile.
L’occasione
è servita per firmare all’unanimità una richiesta ufficiale, con la
quale la rappresentanza chiede al direttore generale dell’Asl TA/1,
Domenico Colasanto di fornire, per iscritto, l’ipotesi di quello che
sarà il nuovo assetto della rete ospedaliera ionica, quale diretta
conseguenza del Piano della Salute, firmato Vendola. “Solo quando avremo
conosciuto di concreto quello che sarà il reale futuro dei nostri
ospedali e non quello che vorrebbero far crede e far passare per vero
alcune parti politiche – rimarca il sindaco Quero - potremo esprimerci.
Per fare le opportune valutazioni, bisogna partire dalle carte, dalle
quasi duecento pagine del Piano della Salute e non da affermazioni
velleitarie”. Del resto, solo la destinazione stabilita per il “SS.
Annunziata” di Taranto (struttura ospedaliera di riferimento) è stata
ampiamente condivisa dalla rappresentanza dei sindaci.
“Le
strutture di Mottola e Massafra – spiega il sindaco di Mottola - sono
destinate a scomparire e Castellaneta sarà ridotto ad ospedale di base”.
L’Umberto I mottolese, nello specifico, vedrà ridurre i suoi posti
letto a 70, ridimensionandosi - secondo il primi cittadino - a mero
poliambulatorio. “Ma dove sono finiti – incalza Quero – gli sforzi
compiuti, affinchè l’ospedale mottolese decollasse come centro di
riabilitazione d’eccellenza? Si sono spesi miliardi di vecchie lire per
una struttura, che ora rischia di essere chiusa, mentre,
paradossalmente, si pensa alla costruzione di altri nosocomi. Si tratta
di un vero furto perpetrato ai danni della comunità mottolese, che non
può passare inosservato. Infatti, Mottola – annuncia Quero - nei
prossimi giorni farà sentire forte la sua voce alla Regione Puglia, per
evitare che quanto fatto sino ad oggi venga vanificato”.
“Noi
– è l’opinione del sindaco di Ginosa, Luigi Montanaro – non diciamo no
alle nuove strutture, purché la Regione non provveda a scippare
specialità, reparti e realtà ospedaliere già esistenti, che andrebbero,
invece, potenziate e non declassate, per poter rispondere in maniera
qualificata alle richieste di buona sanità pubblica, che arrivano dai
cittadini”.
Maria Florenzio (Corriere del Giorno)