venerdì 26 settembre 2008

A Massafra la segreteria remota per gli studenti universitari

26 settembre 2008

A Massafra la segreteria remota per gli studenti universitari

A Massafra è prossima l’apertura di una Segreteria Studenti remota dell’Università di Bari. Questo il risultato di un incontro, tenutosi presso il Palazzo di Città, al quale hanno partecipato il sindaco Martino Tamburrano, l’assessore alle Politiche Giovanili Raffaele Gentile, il prof. Giovanni Dotoli - delegato del rettore per il Polo Universitario Jonico, il dott. Raffaele Elia - direttore amministrativo Polo Jonico, il dott. Aniello Zanfino - coordinatore amministrativo Polo Jonico e il dott. Franco Silecchia - capo settore amministrativo Polo Jonico. Il Comune di Massafra stipulerà una convenzione con l’Università di Bari con la quale si sancirà l’apertura di uno sportello di Segreteria presso cui sarà possibile ritirare la varia modulistica, ricevere tutte le notizie relative ad attività o iniziative di esclusivo interesse degli studenti, consegnare istanze. Il sindaco Tamburrano e l’assessore Gentile, con una punta di orgoglio, evidenziano che l’apertura della suddetta Segreteria è la prima in Provincia di Taranto e sarà allocata presso l’Ufficio InformaGiovani comunale, sito in Viale Magna Grecia, nei pressi dello Stadio Italia. I due amministratori sottolineano la grande valenza di tale operazione che eviterà inutili e dispendiosi viaggi “universitari” solo per ritirare o consegnare un modulo. Gentile afferma che oltre all’importante traguardo raggiunto, sono state avviate, sempre con i rappresentanti universitari, “trattative” su ulteriori linee di sviluppo del Polo Jonico e sulla possibilità di avvio di master e specializzazioni nella Città. Il sindaco Tamburrano ha garantito un pieno appoggio finalizzato a promuovere e sostenere i giovani che intraprendono il “cammino” universitario. Per l’apertura della più volte citata Segreteria si attendono tempi molto brevi.

[www.tamburrano.splinder.com]

mercoledì 24 settembre 2008

Tamburrano: «L’ospedale non ancora è salvo»


24 settembre 2008

Tamburrano: «L’ospedale non ancora è salvo»

"L’Ospedale non è ancora salvo e le false illusioni stanno danneggiando la città". Così ha esordito il sindaco Martino Tamburrano ieri mattina in una conferenza stampa convocata per chiarire fatti e cose sulle vicende dell’Ospedale di Massafra e sul tanto agognato “Piano di Riordino”. Con toni pacati, ma allo stesso tempo duri, il sindaco ha tracciato la storia di due anni di “attenzione nei confronti dell’Ospedale” ed ha sottolineato come Massafra sia stanca di avere “ostetriche esterne” (personaggi pronti ad accaparrarsi meriti in occasioni di eventi n.d.r.) che puntualmente fanno la loro comparsa quando si appropinquano consultazioni elettorali.

Da presidente della Rappresentanza Conferenza dei Sindaci della ASL – ha continuato Tamburrano – mi sono sempre interessato della sanità in provincia da Avetrana a Ginosa, sostenendo che è aberrante fare clientela a spese della popolazione. Affermare che il nosocomio massafrese diventi Ospedale di Base – ha continuato il sindaco – significa fornire una interpretazione spinta. Il Piano demanda al direttore generale, che farebbe bene a non partecipare alle feste di partito, la “spalmatura dei posti” ed è solo da questa “indicazione” che dipende la “rinascita” dell’ospedale massafrese. Io continuerò a lottare per far ridare a Massafra quello che è stato sottratto, rispondendo alle giuste aspettative e riportando all’interno della struttura quelle professionalità che hanno reso grande l’ospedale “M. Pagliari”. Inoltre chiederò espressamente l’istituzione di un Pronto Soccorso “autonomo” e il potenziamento dei servizi ambulatoriali.


Continuano ad associarmi – ha chiuso il sindaco - al vecchio presidente della regione, l’attuale ministro Fitto. Oggi il mio interlocutore è il presidente Vendola ed è lui che deve fornire risposte alla collettività. L’attenzione è e rimarrà alta.


sabato 20 settembre 2008

Seduta consiliare di giovedì 18 settembre 2008


20 settembre 2008

Seduta consiliare di giovedì 18 settembre 2008

In apertura di seduta il consigliere Antonio Laghezza ha comunicato di abbandonare il gruppo consiliare e il partito di Forza Italia e si è dichiarato “indipendente”. Il capogruppo del PD, Cosimo Fedele, ha invitato la massima assise cittadina a discutere degli ultimi avvenimenti “politici” che stanno interessando la maggioranza. I consiglieri Cardillo, dott. Cofano e arch. Cofano hanno chiesto la trattazione di un punto già iscritto in precedente Consiglio e mai discusso. Il sindaco Martino Tamburrano ha chiarito la posizione della maggioranza che, come ha detto nell'ultimo Consiglio, è solo “debole temporaneamente” in alcuni atteggiamenti di consiglieri. Per quanto riguarda la non discussa interrogazione, il sindaco ha affermato che occorre specificare meglio l'oggetto della stessa. Il primo cittadino ha chiuso sottolineando che occorre ripartire con un azione ancora più incisiva e con un maggiore impegno.


L'assessore alla Cultura, Turismo e Spettacolo, Giandomenico Pilolli, ha relazionato sulla proposta di adesione al costituendo Consorzio “Carnevale Massafrese”. Pilolli ha sottolineato che il Consorzio sarà lo strumento necessario a far decollare il Carnevale Massafrese. L'assessore ha affermato che il Consorzio avrà i seguenti scopi: promuovere il Carnevale Massafrese attraverso il coordinamento delle attività delle aziende consorziate, così da ottenere un riconoscimento a livello nazionale; promuovere, qualificare, tutelare, valorizzare anche attraverso la ricerca, la lavorazione della cartapesta e di tutti gli altri materiali occorrenti per l'allestimento dei carri allegorici, nonché, il confezionamento di abiti e la realizzazione di accessori destinati alla manifestazione carnascialesca. Il dott. Cofano ha chiesto una modifica dello statuto a proposito dei componenti all'interno del consorzio (2 di maggioranza e 1 di minoranza) ed ha espresso dubbi sulla durata della società consortile. Il consigliere Fedele ha riproposto la formula del “bando pubblico” ed ha sottolineato la posizione del Comune, relegato ad un ruolo marginale (capitale sociale 19%). Anche i consiglieri Raffaello Di Bello e Salvatore Ricci hanno espresso perplessità sul ruolo marginale del Comune e sull'enorme durata del Consorzio (sino al 2100). Giuseppe Sportelli per AN e Mimmo Giannotta per FI hanno affermato che il Consorzio è il giusto strumento per far decollare la manifestazione. Antonio Laghezza ha proposto una serie di emendamenti tra i quali: “in caso di recesso del Comune scioglimento del Consorzio”. L'assessore al Bilancio e Finanze si è soffermato sulla durata e sulla formula del Consorzio. L'arch. Cofano ha riscontrato una serie di carenze dello Statuto del Consorzio come la mancata presenza dei cartapestai. Nicola Zanframundo ha posto l'indice sul venir meno della società consortile. Giuseppe Cardillo ha chiesto l'unanimità sul punto ed ha invitato l'Amministrazione ad accogliere tutti gli emendamenti proposti.


Dopo una sospensione di seduta, lo Statuto è stato emendato in vari punti: modificati i rappresentanti nel Consorzio - 2 di maggioranza e 1 di minoranza; il Carnevale esclusiva titolarità da parte dell'Ente; il Consiglio affiderà al Consorzio la manifestazione (durata e modalità); durata del Consorzio 10 anni; l'Ente potrà recedere in ogni momento. All'unanimità (30 presenti) la massima assise cittadina ha deliberato favorevolmente il punto. Sempre all'unanimità (27 presenti), il Consiglio ha approvato il Regolamento del Servizio Trasporto tramite Taxi Sociale. Con tale nuovo servizio, l'Amministrazione intende offrire nell'ambito dei Servizi alla persona un mezzo di trasporto che effettui gli spostamenti di persone in situazioni di bisogno o disagio sociale.

Idee per lo sviluppo


Idee per lo sviluppo

Forum sull’Area Vasta. Florido: «Dopo 20 anni abbiamo risorse e progetti» Tamburrano: «E’ l’occasione buona per tutto il territorio». Spagnuolo: «E i tempi?»
MASSAFRA – Al Forum dello Sviluppo, interamente centrato sull’Area Vasta della Provincia di Taranto, si è parlato tanto e di tanti argomenti, a cominciare dalle varie operazioni infrastrutturali necessarie a far partire il grande progetto. Sul palco il presidente della Provincia, Gianni Florido, il vicesindaco di Taranto Alfredo Cervellera, il sindaco di Massafra Martino Tamburrano, i presidenti provinciali di Confindustria, Luigi Sportelli, e della Confederazione Italiana Agricoltura (Cia) Nicola Spagnuolo. Assieme a loro Emanuele Papalia, in rappresentanza della Camera di Commercio di Taranto. Il punto focale, centrato negli interventi istituzionali, resta sempre quello della sinergia, non solo tra i vari ‘mondi’ del lavoro, ma soprattutto tra imprenditoria e istituzioni, in un dialogo che da sempre è conosciuto come burrascoso e niente affatto idilliaco.
È arrivato però il momento di mettersi insieme e di fare sistema, come hanno sottolineato tutti, come ha sottolineato in apertura Florido: “Sostanzialmente Taranto è da 20 anni che ragiona su un modello di sviluppo che non ha mai potuto sostanziare. C’erano tante idee ma senza progetti e senza risorse economiche. Oggi – continua il presidente della Provincia tarantina – ci sono sia i progetti che le risorse economiche, assieme ad un’idea di sviluppo generale, assieme alle infrastrutture che si stanno realizzando sul territorio, come ad esempio il polo museale, i progetti sul mare e sull’ambiente, sostenuti con idee, progetti e risorse”.
In tutto questo, naturalmente, il massimo esponente provinciale individua il ruolo degli imprenditori: “Il ruolo dei privati è assai importante e deve confluire verso un’idea di visione dell’area vasta e della Provincia che offra speranze allo sviluppo”. Ruolo importante avrà anche la città di Massafra, sicuramente una delle più progredite dal punto di vista dello sviluppo provinciale, se non la più avanzata.
Anche la prima a capire che non bisogna più pensare singolarmente, come ha affermato il primo cittadino Martino Tamburrano: “Dobbiamo innanzitutto cambiare la cultura – ha detto il sindaco massafrese – che non deve più essere localistica ma territoriale. Poi bisogna partire dalla situazione che sta vivendo il nostro capoluogo di Provincia”. Su Taranto Tamburrano spende molte parole: “Per innescare i meccanismi dell’Area Vasta – dice – non si può non pensare al momento particolare che Taranto sta vivendo e che vivrà in futuro. Per questo motivo – continua – bisogna accentrare più risorse su Taranto, diversificando l’economia industriale e imprenditoriale della provincia e soprattutto di quella città, ponendola di fronte a quelle che sono le nuove sfide europee”.
Viene da sè il concetto della territorialità: “Da Avetrana a Ginosa c’è bisogno di svilupparsi in maniera organica attorno al concetto essenziale di Area Vasta”. Per Cervellera, vicesindaco di Taranto, “nella linea strategica il privato può aiutare a migliorare le infrastrutture presenti sul territorio”. Poi indica quelli che sono i punti focali dello sviluppo, a partire dall’evoluzione portuale sino allo sviluppo non solo imprenditoriale ma propriamente turistico, “permettendo – dice – la riqualificazione urbana e creando un’attrattiva vera e propria”.
Su questo punto saranno poi spiegate le linee guida per ammodernare il territorio e consentire, dal punto di vista turistico, uno sviluppo essenziale che possa riqualificare l’intera Provincia. Tantissime le idee di quello che parrebbe un enorme parco divertimenti a cielo aperto: si va dalla riqualificazione della via interna di collegamento tra Taranto e Avetrana alla Bradanico- Salentina, nodo che risulta da anni complicatissimo da sciogliere, sino ad arrivare a progetti che parlano dell’utilizzo di una vecchia strada ferrata che circumnaviga il Mar Piccolo di Taranto trasformandola in una linea tram-treno, o allo sfruttamento delle ‘idrovie’ con una sorta di tram del mare nella parte occidentale della provincia, sino ad arrivare alla decongestione del traffico sulla litoranea che unisce affacciandosi al mare Taranto con Avetrana, trasformando quella strada in un ampio lungomare. E ancora creare un sistema tra poli museali, concretizzare la riqualificazione urbana di Taranto, trasformare in museo galleggiante la vecchia nave Vittorio Veneto (ci sono finanziamenti per 11 milioni), si parla addirittura della costruzione della ‘Città della Conoscenza’, che dovrebbe nascere dalla sinergia e dal dialogo tra l’Università, il Politecnico, il Cnr, l’Arpa e l’Asl. Un vero e proprio centro ricerche sull’inquinamento ambientale, un distretto che faccia non solo ricerca ma anche formazione per gli imprenditori, creando la nuova classe dirigente, sensibilizzata, attenta e scrupolosa nei confronti di madre natura. Il completamento della tangenziale Nord, il Parco delle Gravine, un parco dunale.
Ma il Presidente della Cia, Nicola Spagnuolo centra il problema, quello della tempistica, fornendo un esempio che calza a pennello: “Abbiamo inaugurato il mercato ortofrutticolo, ma dopo 8 anni”. Per realizzare il progetto dell’Area Vasta ci sarà bisogno della costruzione di una impressionante mole di infrastrutture, e su questo, ancora Spagnuolo, avverte: “Vogliamo fare la guerra con l’arco e le frecce”, muovendo una critica alle istituzioni. Una sottolineatura evidenziata anche dal presidente provinciale di Confindustria, Sportelli: “Gli iter sono soffocanti, le condizioni di contesto devono cambiare se si vuole far sviluppare il territorio. L’imprenditoria endogena deve essere accompagnata nello sviluppo e quella esogena deve avere delle motivazioni che la portino ad investire sul nostro territorio. Ci vogliono pacchetti di marketing, o l’Area Vasta resterà solo una possibilità per gli investimenti pubblici”. E qui si ritorna al problema sviscerato dal presidente Cia. Tempi lunghissimi con una clessidra ormai agli sgoccioli.
Graziano Fonsino [Corriere del Giorno]

martedì 16 settembre 2008

I sei rioni pronti alla contesa per il Palio


16 settembre 2008

I sei rioni pronti alla contesa per il Palio

La bandiera nelle mani del sindaco. La sfida avverà il 20 settembre


MASSAFRA - Il Palio è tornato al Comune di Massafra, pronto per esser conteso dai sei rioni, che si sfideranno il prossimo 20 settembre, nella staffetta. Sabato sera, a Palazzo De Notaristefani, il rione Imperiali, vincitore dell’edizione 2007 del Palio della Mezzaluna, con il parroco don Fernando Balestra e il priore Cosimo Marangi, lo ha consegnato direttamente nelle mani del sindaco della città, Martino Tamburrano. A riscaldare i cuori e far rivivere le emozioni della vittoria dello scorso anno, l’inno degli Imperiali, cantato da figuranti, atleti e cittadini del Rione, giunti in corteo.


Dopo il saluto del presidente dell’associazione culturale "MassafraNostra", Vincenzo Bommino, la parola è passata al parroco del "Sacro Cuore", don Fernando Balestra. "Riconsegnare il Palio al primo cittadino - ha commentato don Fernando - è il segno più alto dell’unità della città. Siamo sei Rioni ma vogliamo essere un unico paese".


Il sindaco, dopo aver dato a tutti il benvenuto nella casa comunale, ha dichiarato: "Ormai siamo entrati nel vivo del Settembre Massafrese. Abbiamo centrato l’obiettivo di unire la città e di stare insieme. Abbiamo la necessità di lavorare, programmare insieme, per scontare i gravi ritardi, e indirizzare lo sviluppo dove la città lo vuole. Il futuro di Massafra deve appartenere a tutti". Presenti alla manifestazione sindaci, assessori e delegati dei Comuni di Montefalcione, Canosa e Maiori, approdati in città per la "Piazza dei Sapori", accolti dall’assessore alle Politiche Comunitarie, Antonio Cerbino. A loro, sono state consegnate targhe-ricordo del Comune ospitante.


Il vescovo della diocesi di Castellaneta, mons. Pietro Maria Fragnelli, ha espresso il proprio augurio a tutti i rioni e ai giovani che parteciperanno alla competizione. "Tifo per tutti i rioni - ha affermato il vescovo – soprattutto per quelli più in difficoltà. Penso, infatti, che il Palio, conservato in un rione, per un anno intero, possa diventare occasione per un flash sul rione stesso. Lo sport, le manifestazioni agonistiche possono diventare strumento di incontro, di un percorso di civiltà effettuato assieme". Nella stessa serata, nella sede dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, si è tenuta l’inaugurazione della mostra fotografica "Il Palio della Mezzaluna tra Antropologia e Fotografia 50 anni dopo" di Giovanni Monaco e Nicola Calembo. All’incontro, introdotto dall’editore Antonio Dellisanti, sono intervenuti nuovamente il sindaco e il vescovo Fragnelli.


Il prof. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei, ha sottolineato: "Con questa mostra, Monaco e Calembo hanno voluto offrirci un archivio della memoria. La sequenza delle immagini non è fissata solo sull’immediato momento in cui si realizza l’evento ma sull’interpretazione dell’evento. Lo scatto fotografico diventa documento soggettivo di ciò che accade".


Le conclusioni sono state affidate alla dott.ssa Melania Longo, che si è soffermata sul valore della comunicazione visiva e ha evidenziato come "attraverso le immagini si possano porre le premesse per uno studio futuro della storia e della socialità". La mostra ripercorre i momenti più significativi dell’edizione 2007 del Palio della Mezzaluna, puntando soprattutto sui particolari dei volti, degli abiti e delle insegne dei protagonisti della rievocazione storica dello scorso anno. In esposizione, sino al 28 settembre, una sessantina di scatti fotografici.

Francesca Piccolo [Corriere del Giorno]

sabato 13 settembre 2008

Il Palio, dopo il giro tra i rioni, torna in Comune


Il Palio, dopo il giro tra i rioni, torna in Comune

Questa sera il corteo. In mostra le foto di Monaco e Calembo
MASSAFRA – Questa sera, sabato 13 settembre, il Palio tornerà al Comune di Massafra. Alle ore 20, dalla parrocchia del “Sacro Cuore di Gesù”, muoverà un corteo diretto a Palazzo De Notaristefani, dove avrà luogo la cerimonia di consegna del Palio al Comune da parte del Rione Imperiali, vincitore dell’edizione 2007 del Palio della Mezzaluna.

Al corteo prenderanno parte il parroco del “Sacro Cuore”, don Fernando Balestra, il priore degli Imperiali Cosimo Marangi, il capitano Francesco Vinci e alcuni figuranti: nobili, paggetti e portabandiera. Il tutto, sulle note della banda musicale “Città di Massafra”, diretta dal maestro Nicola Latorrata. Il sindaco Martino Tamburrano accoglierà il Palio, in piazza Garibaldi. Il corteo proseguirà allora verso Palazzo De Notaristefani. Sempre domani sera, alle ore 21, nella sede dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, in piazza Garibaldi 25, avrà luogo l’inaugurazione della mostra fotografica “Il Palio della Mezzaluna tra Antropologia e Fotografia 50 anni dopo”, a cura dei free-lance Giovanni Monaco, massafrese, e Nicola Calembo, tarantino.
Introdurrà l’incontro l’editore Antonio Dellisanti. Interverranno il vescovo della diocesi di Castellaneta, mons. Pietro Maria Fragnelli, il prof. Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei, il sindaco Martino Tamburrano e il presidente dell’associazione culturale “MassafraNostra”, Vincenzo Bommino. Le conclusioni saranno affidate alla dott.ssa Melania Longo. Al termine della cerimonia di inaugurazione, sarà proiettato un audiovisivo multimediale, a cura di Giovanni Monaco.
La mostra ripercorre i momenti più significativi dell’edizione 2007 del Palio della Mezzaluna, puntando soprattutto sui particolari dei volti, degli abiti e delle insegne dei protagonisti della rievocazione storica dello scorso anno. In esposizione, sino al 28 settembre, una sessantina di scatti fotografici.

Francesca Piccolo [Corriere del Giorno]

mercoledì 10 settembre 2008

Come nelle Olimpiadi


0 settembre 2008

Come nelle Olimpiadi

L’accensione della fiaccola e la preghiera dell’atleta: partiti ufficialmente i giochi che coinvolgeranno tutti i rioni cittadini. Il sindaco Tamburrano: «Qui si dimostra come sappiamo stare insieme»
MASSAFRA – L’accensione della fiaccola olimpica ha decretato, domenica sera, l’apertura delle “Olimpiadi in Palio”, giochi a punti tra i Rioni, organizzati in occasione del Palio della Mezzaluna. La cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi si è tenuta nel Rione Imperiali, il vincitore dell’edizione 2007 del Palio. Prima della celebrazione eucaristica delle ore 19, i capitani dei sei Rioni hanno contribuito, due per volta, all’accensione della fiaccola, sul balconcino che si affaccia sul sagrato della parrocchia del “Sacro Cuore di Gesù”, dopo averla attinta dal cero pasquale. Dalle tre fiaccole accese sul tripode, si è sviluppata un’unica grande fiamma.


Atleti e priori dei Rioni, i responsabili dei giochi e i componenti della Commissione Olimpica hanno partecipato alla Santa Messa, celebrata dal parroco, don Fernando Balestra. Quest’ultimo, durante l’omelia, si è rivolto direttamente ai partecipanti ai giochi, esortandoli a «non farsi prendere dall’antagonismo ma dall’agonismo ». Dopo l’Eucaristia, la lettura della preghiera dell’atleta e il saluto del sindaco Martino Tamburrano.

«Siamo qui – ha affermato il primo cittadino – ad avviare i giochi della 2° edizione del Palio, che vedranno la partecipazione ed il coinvolgimento di tutta la città. L’obiettivo è quello di riscoprire i nostri valori, le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra massafresità. Il Palio è una manifestazione con una forte valenza sociale, promuove l’aggregazione e lo stare insieme». Al termine della celebrazione, sul sagrato della chiesa, il giuramento degli atleti e dei giudici di gara.

E quindi, il via alle Olimpiadi, da parte del presidente dell’associazione culturale “MassafraNostra”, Vincenzo Bommino, con l’auspicio di coinvolgere tantissimi giovani e di superare i 6mila ragazzi dello scorso anno. Tra l’entusiasmo e la partecipazione collettiva, si sono disputati quattro giochi: la staffetta con tre gambe, la staffetta, il gioco del fazzoletto, passa pallina con cucchiaio. Tantissimi i cittadini presenti ai lati di Corso Roma, che hanno tifato per i concorrenti dei Rioni. Speaker della serata, Tiziana Gentile, presidente diocesana di Azione Cattolica e socia di “MassafraNostra”.

Al termine dell’ultima competizione, la classifica finale ha decretato il Rione vincitore della serata: Gesù Bambino. Una vittoria conquistata proprio nel giorno dei festeggiamenti in onore di Gesù Bambino. A seguire, Pappacoda, Santa Caterina, Imperiali, San Marco, Santi Medici. È esplosa allora la festa. Le Olimpiadi ritornano questa sera.

L’appuntamento per la sfida tra le squadre dei sei Rioni è, alle ore 20, in piazza Beretta, la piazza antistante il maestoso tempio dedicato all’Immacolata e a San Lorenzo Martire, antica sede del Capitolo Collegiale. I giochi si disputeranno sino al 17 settembre, giorno in cui, verrà realizzata una classifica finale con il totale dei punteggi ottenuti da ciascun Rione nelle sei giornate. Questa classifica, assieme a quella della disfida tra i cavalieri dei Rioni (Giostra della Mezzaluna), stabilirà l’ordine di sfilata dei Rioni. Il primo classificato sarà l’ultimo Rione a sfilare, ossia al posto d’onore innanzi al Carretto nel Corteo storico.

Francesca Piccolo [Corriere del Giorno]

lunedì 8 settembre 2008

Il coronamento di un percorso iniziato da parecchi anni


 

Il coronamento di un percorso iniziato da parecchi anni

La dirigente della S. G. Bosco spiega perché ha ricevuto il premio di Brunetta


MASSAFRA - Tra le cento storie di "buona pubblica amministrazione" messe in rete dal ministro Renato Brunetta, figura il 3° Circolo "San Giovanni Bosco" della "Tebaide d’Italia". L’istituto scolastico massafrese, tra le cinque amministrazioni pubbliche pugliesi che sono state riportate sul sito web del Ministero, è stato segnalato per "la riorganizzazione dei processi e il miglioramento dei servizi".
"È il coronamento di un percorso che abbiamo iniziato da parecchi anni – commenta il dirigente scolastico Grazia Castelli -. La scuola ha perseguito gli obiettivi di qualità e di eccellenza. È un giusto riconoscimento che dà merito a tutti gli sforzi sostenuti da docenti, personale amministrativo e collaboratori scolastici. Allo stesso tempo, ci consegna una grossa responsabilità, quella di mantenere alti i livelli di qualità".
Inizia così il racconto della storia del Circolo riportata sul sito: "Il 3° Circolo "San Giovanni Bosco" svolge dagli inizi degli anni ’90 la propria mission, in maniera consapevole e coerente, ponendo particolare attenzione alle esigenze espresse dal contesto sociale e territoriale e cogliendo le opportunità formative e innovative che da esso provengono, al fine di offrire agli studenti e a tutti i cittadini percorsi e opportunità per acquisire competenze e conoscenze variamente spendibili, tese alla formazione umana e civile della persona". Nello scorso mese di maggio, l’istituto scolastico, lo ricordiamo, ha vinto II edizione del "Premio Qualità Pubbliche Amministrazioni", promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica in collaborazione con il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, Confindustria e Associazione Premio Qualità Italia e realizzato dal Formez.
Un riconoscimento molto ambito che ha portato alla ribalta nazionale la "San Giovanni Bosco", tra le 17 amministrazioni premiate, la maggior parte del Nord Italia, dopo un’ardua valutazione e selezione. Un premio prestigioso, istituito al fine di riconoscere e valorizzare nelle organizzazioni pubbliche italiane l’adozione di modalità di gestione che mirano all’eccellenza, attraverso la pratica sistematica dell’auto-valutazione e del miglioramento pianificato e continuo, al quale hanno concorso, in fase iniziale, 293 amministrazioni, candidatesi da tutto il territorio nazionale, di cui 146 hanno successivamente presentato il documento di partecipazione. 45 le amministrazioni finaliste, 17 le premiate, tra cui il 3° Circolo di Massafra.
"La filosofia ispiratrice della scuola - spiega la dott.ssa Castelli - si basa su tre concetti fondamentali: metodo, valori e passione. Metodo significa lavorare condividendo il percorso e proiettandosi verso una didattica innovativa. Tra i valori che devono accomunare gli operatori della scuola, c’è l’alta professionalità. A questo serve, l’approvazione del codice deontologico della professione docente. Indispensabile, infine la passione, la voglia di far bene, che fa scattare la molla dell’impegno". Una scuola possibile…una scuola per la qualità" è il modello di gestione della "S. Giovanni Bosco", incentrato su una lettura della scuola come "organizzazione che eroga un servizio per alunni e famiglie, ma anche per l’intera comunità".
Il servizio scolastico è il risultato di un insieme coerente di processi programmati, governati e controllati per garantire la qualità e l’affidabilità dell’offerta formativa, valorizzando la pluralità degli approcci all’istruzione. Nel corso degli anni, l’istituto ha cercato di costruire la sua identità culturale e professionale, partecipando responsabilmente al processo di conoscenza ed evoluzione del sistema scolastico. All’origine di tanto successo, senza dubbio, c’è un lavoro di squadra che ha consentito alla scuola di essere segnalata sul sito del Ministero col sottotitolo "per una scuola di eccellenza". Complimenti davvero!

Francesca Piccolo [Corriere del Giorno]

domenica 7 settembre 2008

Sbloccato il nuovo Liceo


7 settembre 2008

Sbloccato il nuovo Liceo

Il Tar ha risolto il contenzioso tra ditte a favore della Ponteggi Brindisi. Il progetto, appaltato nel 2005, ora può ripartire. La Provincia spenderà 6,5 milioni di euro per costruire il “De Ruggieri”
MASSAFRA – Finalmente sembra essere terminata l’odissea del nuovo Liceo Scientifico ‘De Ruggieri’ di Massafra. I lavori potranno finalmente cominciare, appaltati dalla Provincia di Taranto. Il progetto fu appaltato nel 2005 per una spesa prevista di 6,5 milioni di euro. L’intoppo, in seguito, nella gara pubblica. I lavori sono stati aggiudicati alla ditta Ponteggi Brindisi, che ha sede a Fasano, ma sul provvedimento di aggiudicazione si è aperto un complesso contenzioso. Un contenzioso risolto dal parere favorevole da parte del Tar di Lecce, che ha così assegnato ufficialmente alla stessa ditta i lavori.


Dopo le pronunce favorevoli alla ditta Ponteggi da parte del TAR di Lecce, all’inizio del mese di agosto un delle ditte concorrenti, la società Edil Ripa, aveva chiesto ed ottenuto un decreto di urgenza dal presidente del Consiglio di Stato, emesso in assenza di contraddittorio, di sospensione degli effetti dell’aggiudicazione. Il Consiglio di Stato ha in seguito revocato il decreto di sospensione accogliendo la tesi sostenuta dall’avvocato Pietro Quinto, difensore della ditta che si era aggiudicata la gara. Secondo l’avvocato, la ditta Edil Ripa non aveva titolo per rivendicare un’aggiudicazione in proprio favore, sicché non vi erano i presupposti per ottenere una tutela cautelare.

D’altra parte, il difensore della Provincia di Taranto, l’avvocato Cesare Semeraro, ha evidenziato il grave danno per l’Ente a causa della prolungata sospensione dei lavori rispetto al progetto approvato nel 2005. Dopo l’ultima sentenza, quindi, il Consiglio di Stato ha dato via libera al contratto che la Provincia di Taranto aveva già sottoscritto con la ditta Ponteggi. Una storia lunga, quella del Liceo massafrese, che arriva sino al momento della presentazione del progetto a studenti, genitori e operatori scolastici, durante lo scorso anno.

Si parlò di 11500 metri quadri di terreno posti nei pressi di via Crispiano, due aule da adibire a laboratori di fisica, due per i laboratori di chimica, un’aula linguistica, una informatica, due aule per il disegno e la storia dell’arte, spazi ginnici, per il tempo libero, per l’attività culturale, e poi un museo che farà da ambiente polivalente a disposizione di scambi interculturali, un auditorium- anfiteatro con 400 posti a sedere, una palestra attrezzata, un campo polivalente con una gradinata per il pubblico, senza che venisse lasciato al caso nemmeno la posizione degli spazi verdi.

Che non si tratta di una semplice scuola, come avevano detto i progettisti, lo si capisce nel leggere i suoi numeri, il problema continua però ad essere quello dei tempi. Sicuramente, il termine fissato precedentemente al 2010 potrebbe slittare, e resta ancora irrisolto il problema del numero delle aule. Saranno 20, per una popolazione scolastica, quella appunto del De Ruggieri di Massafra, che ne conta attualmente 38, quasi il doppio. 20 aule per oltre 900 studenti, più di 40 ad aula. Una problema non da poco, su cui lo stesso sindaco di Massafra, Martino Tamburrano, qualche mese fa era intervenuto, sottolineando che il progetto nato anni prima non poteva più soddisfare le esigenze dell’attuale realtà dell’Istituto.

In quell’occasione il primo cittadino chiese alla Provincia di dare subito avvio ad una procedura di raddoppio, con altre 20 aule. Il timore concreto è quello di avere una nuova struttura sotto il profilo architettonico, ma già vecchia sotto il profilo del calcolo della popolazione scolastica.

Graziano Fonsino [Corriere del Giorno]

venerdì 5 settembre 2008

Nel quartiere Parco di guerra sta per arrivare la rete idrica


5 settembre 2008

Nel quartiere Parco di guerra sta per arrivare la rete idrica

Richiesta di finanziamenti del sindaco Tamburrano all’Ato Puglia


MASSAFRA – Nella Città delle Gravine sono in vista altri importanti finanziamenti per eseguire alcune opere che interesseranno la zona industriale e l’abitato di Parco di Guerra, periferia massafrese sempre alle prese con il problema della lontananza del centro urbano della città. Questa volta, però, pare che dopo la pista ciclabile cominciata qualche mese fa, stiano per arrivare altri fondi per poter permettere ai cittadini residenti in quella zona di usufruire di altri importanti servizi oggi del tutto assenti. Uno su tutti quello della rete idrica. Nei giorni scorsi il primo cittadino massafrese è stato protagonista di alcuni importanti incontri con l’Ato Puglia, Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale per la gestione del servizio idrico integrato.
Tra i temi discussi all’interno del summit anche la richiesta di finanziamenti per fornire al quartiere Gesù Bambino delle pompe di sollevamento per la fogna. Un intervento che dovrebbe ammontare, economicamente, a circa 4mila euro. Un’occasione importante, quella dell’incontro tra i due enti, per discutere anche dei prima citati interventi nella zona Parco di Guerra, dove ad oggi è esistente la rete fognante mentre non c’è ancora la rete idrica.
Un incontro fondamentale per il Comune di Massafra, che ha richiesto i finanziamenti necessari per eseguire l’opera. Nei prossimi giorni dal Comune massafrese saranno inviati i progetti esistenti e modificati dall’Ufficio Tecnico comunale. Il fine, naturalmente, è quello di accedere il prima possibile ai finanziamenti inerenti a questo tipo di opera. Non solo.
Il sindaco Tamburrano ha avviato un tavolo di confronto con l’Ufficio regionale per la Difesa del Suolo. Argomento al centro della discussione è quello riguardante i tre progetti inerenti al recupero delle acque piovane. Progetti già in corso, ma che sarebbero stati considerati dal Comune di Massafra insufficienti ad estinguere i problemi ‘pluviali’ della città. Anche in questo caso il massimo esponente comunale ha chiesto che siano assegnati a Massafra ulteriori finanziamenti: “La richiesta è stata fatta – spiega Tamburrano – perché riteniamo che i tre progetti in essere, riguardanti il recupero delle acque piovane, non siano sufficienti per garantire alla nostra città un adeguato livello di sicurezza”. I finanziamenti aggiuntivi dovrebbero arrivare in più tranche, la prima delle quali dovrebbe ammontare a circa 5 milioni di euro, per una cifra complessiva di 30 milioni di euro di finanziamento.
“I fondi – conclude il primo cittadino massafrese – serviranno a mettere in sicurezza l’intera zona industriale rispetto al pericolo delle piogge. Una raccolta delle acque adeguata a quella zona eviterà in futuro che si assista a scene già viste in passato, che mettono in pericolo non solo l’incolumità dei cittadini ma pure l’economia stessa della città”.In questi giorni, inoltre, dall’ente comunale saranno presentati i progetti per la riduzione del vincolo PAI (Piano di Assetto Idrogeologico).
“L’intento – afferma Tamburrano – è quello di consentire ammodernamenti e sviluppo della zona industriale, oltre che per incrementare la richiesta degli operatori economici. Riteniamo inoltre che quel vincolo non fu né discusso, né concordato né sottoposto alla valutazione dell’Ufficio Tecnico Comunale”. Non saranno gli unici argomenti che coinvolgeranno la zona industriale. 457mila euro sono già nelle casse comunali e serviranno alla bitumazione delle strade dell’intero quartiere industriale. Bando per i lavori quasi pronto, subito dopo si procederà all’avvio dei lavori.

Graziano Fonsino [Corriere del Giorno]

mercoledì 3 settembre 2008

"Ristoro sì, ma senza aumenti"


mercoledì 3 settembre 2008

"Ristoro sì, ma senza aumenti"

Il sindaco Martino Tamburrano interviene dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha dimezzato la misura del risarcimento ambientale: «Non abbiamo mai parlato di cifre: il principio, però, ci è stato riconosciuto ed è una nostra vittoria. E non peserà sui cittadini»

MASSAFRA – Ricordate la sentenza del Consiglio di Stato riguardante la tariffa del ristoro ambientale dovuta al Comune di Massafra? Aveva stabilito che quest’ultimo fosse ridimensionato da 6,5 euro a tonnellata a 3,3. Ieri il sindaco di Massafra è tornato sull’argomento, affermando: “Mai parlato di cifre. Avevamo solo chiesto quello che alla città è dovuto, e cioè il ristoro ambientale. Non capisco il comunicato. Loro – si riferisce allo studio legale che difende il Comune di Crispiano e un’associazione di consumatori di Martina – hanno interesse a far vedere chi sono come studio legale, io semplicemente a difendere la mia città”. Per Martino Tamburrano, primo cittadino di Massafra, è una vittoria ‘massafrese’: “Abbiamo vinto il ricorso su basi legislative certe e abbiamo avuto e ottenuto dal Consiglio di Stato quello che volevamo”.


Insomma, a Massafra volevano la certezza di essere in regola nel chiedere il ristoro ambientale, e ora ne sono certi. Massafra può chiederlo e dovrà riceverlo. Tamburrano punta i piedi su questo, e sul ridimensionamento della tariffa aggiunge: “Non abbiamo mai specificato alcuna cifra né abbiamo mai inserito nei nostri documenti amministrativi la previsione di un eventuale introito di queste cifre. Sapevamo che il ristoro ambientale va chiesto al netto della tariffa, e quel voler sottolineare con un comunicato il dimezzamento della cifra appare solo una strumentalizzazione con un fine pubblicitario”. Cioè: gli avvocati sottolineano che la cifra giusta ammonta alla metà di quella precedentemente calcolata, mentre da Palazzo di Città Massafra evidenzia che ‘davvero’ il ristoro è dovuto alla città.

“È una delle prime battaglie importanti del mio mandato. Finalmente l’appesantimento ambientale che deve sopportare Massafra comincia ad essere ricompensato, per il momento finanziariamente, poi la questione sarà spostata ai tavoli istituzionali di Bari, dove continuerò la mia battaglia e pretenderò che la mia città venga inserita nell’area di crisi ambientale di Taranto. È giusto che sia così. L’inserimento sarà funzionale all’ottenimento di tutti i finanziamenti che hanno come fine quello di scongiurare qualsiasi problema derivante da impianti come l’Ilva, l’Agip e altre industrie, come pure mi pare giusto che Massafra, essendo a ridosso di quell’area, e parliamo di poche centinaia di metri, possa godere della giusta attenzione da parte di organi regionali e provinciali. Questo faceva parte del mio programma e questo attuerò. La percentuale sul ristoro da concedere al Comune di Massafra è una prima vittoria a favore dei nostri cittadini”. Tutti vittoriosi, pare.

Ora, però, bisognerà proteggere i cittadini che fanno parte, oltre Massafra, dell’Ato Ta/1: “Incontrerò i sindaci dei Comuni dell’Ato e mi confronterò con loro da collega a collega, affinchè possa essere abbattuta al massimo la pressione fiscale sui cittadini del nostro territorio”. Modalità di pagamento del ristoro confermate dal primo cittadino e presidente Ato: i comuni pagano al gestore della discarica, il gestore della discarica versa nelle casse comunali la percentuale dovuta per il ristoro. I cittadini del territorio sono preoccupati che questo non si ripercuota su di loro attraverso nuovi aumenti sulla tariffa per il conferimento dei rifiuti.

Tamburrano assicura tutti: “Nessun pericolo di aumento”.

Graziano Fonsino [Corriere del Giorno]