mercoledì 7 febbraio 2001

Tarzan, Pinocchio e... Cofano

Tarzan, Pinocchio e... Cofano

MASSAFRA - Tarzan, Pinocchio, un clown dalle fattezze dell' ex sindaco Cofano, dimessosi per motivi mai precisati, le stranezze della segnaletica stradale: sono alcuni dei temi dei carri allegorici che, in gran segreto, si stanno mettendo a punto per la grandi sfilate del Carnevale massafrese. Oltre mezzo secolo di vita (51 anni per la precisione, ma l' attuale ha il n° 48, per via di qualche "buco"), 150 mila turisti dalle regioni vicine, secondo i dati della questura, almeno 400 persone impegnate nell' allestimento dei carri e un' intera cittadina di 30 mila abitanti, in piazza con tutta la voglia di divertirsi e stupire, visto che a Carnevale tutto è lecito e, come dice il proverbio, ogni scherzo vale. Questo è in cifre il Carnevale di Massafra, che presenta anche quest' anno un suo calendario ricchissimo di appuntamenti. Una tradizione singolare, per una comunità che si è sempre distinta, anche nel secolo scorso, per una dinamica sociale e politica molto accentuata, per una contrapposizione netta tra l' aristocrazia latifondista e il proletariato povero, costretto a vivere nelle grotte che costellano la gravina principale, quella di San Marco, che divide in due il paese, tenuto insieme da due altissimi ponti. «Le radici del nostro carnevale - spiegano Guglielmo Leggieri e Vincenzo Pizzarelli, rispettivamente presidente e segretario della Fondazione Carnevale massafrese - vanno forse da ricercarsi proprio in quei giochi di popolo che, qui a Massafra, si svolgevano già nel secolo scorso e che, prima della Guerra, partivano dal Settembre Massafrese: corse col sacco, tiro alla fune, staffette e alberi della cuccagna. Una voglia di divertirsi per dimenticare le umiliazioni e le tristezze di una quotidianità fatta di stenti e di fame«. Ma i massafresi ci tengono a evidenziare quella che è la peculiatià del "loro" Carnevale: «Il nostro non è uno spettacolo solo "da mostrare" ai turisti - spiega Giacomo Grippa, funzionario comunale - è una festa che coinvolge i visitatori così come coinvolge tutti i massafresi. Che partecipano in massa divisi in gruppi organizzati. Non ci sono transenne o steccati. I carri sono il filo conduttore, ma i gruppi allegorici sono la parte predominante e coinvolgono tutti nel divertimento». Una voglia di divertirsi che è diventata, col passare del tempo, un' occasione di integrazione sociale e culturale, una risorsa turistica e un impegno quasi professionale, per i cartapestai massafresi che dedicano mesi del loro tempo a studiare, impastare, organizzare. In palio, per loro, c' è il titolo di "miglior creatore", e un discreto premio in denaro. Giuseppe Lapenna è un po' il Pelè dei cartapestai, essendosi aggiudicato ben sei volte la vittoria finale. Ma sono i fratelli Michele, Salvatore, Bruno e Angelo Zaccaria i veterani, che rappresentano il segno della continuità. Sarà il Palio della cuccagna ad aprire, domenica prossima, 11 febbraio, alle 18, nello spiazzo della chiesa di Gesù Bambino, nel cuore del paese vecchio, la lunga serie di manifestazioni in programma. Tra queste da segnalare: "San Valentino sotto le stelle" (il 14 alle 20,30), "Il giovedì dei cornuti" (il 15 alle 18,30), il "Grandioso ballo in maschera" (il 24 alle 21) vicino allo stadio. E naturalmente le tre sfilate dei carri in programma il 22, il 25 e il 27 febbraio, con inizio sempre alle 17. Info 0330840637. Il calendario dell' intera manifestazione sarà presentato domani mattina a Palazzo de Notaristefani.
SILVANO TREVISANI
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/02/07/tarzan-pinocchio-cofano.html