sabato 12 luglio 2008

Una casa per la gravina


12 luglio 2008

Una casa per la gravina

L’ex convento degli Antoniani sarà restaurato e trasformato in struttura che accoglierài turisti e li piloterà nella San Marco. Esiste anche l’idea di collegarla con il Municipio storico

MASSAFRA - Da ieri, e per quattro mesi, ai massafresi è chiesto il sacrificio di utilizzare Piazza Garibaldi solo in un senso di marcia, naturalmente parliamo dei veicoli, e vale a dire da Corso Italia per Via del Santuario. Una noia incredibile per chi, sino ad oggi, ha sempre usato il centro della città vecchia per poter tornare verso Piazza Vittorio Emanuele senza essere costretti a circumnavigare mezza città. Un sacrificio che consegnerà però in cambio l’ex Convento degli Antoniani, che i più anziani ricorderanno annesso alla ormai demolita chiesa di Santa Maria di Costantinopoli. Dalla ristrutturazione dei locali ne nascerà una struttura turistica in grado di accogliere prima e pilotare poi, i turisti all’interno della Gravina San Marco, uno dei tanti tesori presenti sul territorio massafrese ma mai sfruttato a dovere.

Il progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di consolidamento e recupero è stato redatto dallo Studio Tecnico Associato barese ’De Tommasi’. Intervenire, recuperare e valorizzare il complesso dell’ex Convento degli Antoniani. Questo l’obiettivo, facendone - come spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Marraffa - "un sicuro punto di riferimento e consultazione per gli studiosi del settore, visto che accoglierà anche il cospicuo ed eccezionale patrimonio librario frutto della donazione del professor Cosimo Damiano Fonseca. La struttura, inoltre, si trova in una posizione strategica. È a ridosso della Gravina San Marco, si trova sulla destra del Ponte Garibaldi, o Ponte Vecchio, ed è l’edificio gemello della sede storica del Municipio. Inoltre si trova in quello che era il fulcro della vita di una volta, Piazza Garibaldi, vicino alla Torre dell’Orologio, al Duomo, al Convento di San Benedetto, a due minuti dal Castello Medievale. Una vera e propria porta d’ingresso al mondo storico di Massafra.

"L’ex convento degli Antoniani occupa una posizione di grande interesse all’interno del centro storico cittadino – spiega ancora l’assessore Marraffa, assieme al dirigente Rufolo -. Si affaccia contemporaneamente sulla Gravina e su Piazza Garibaldi, è vicinissimo alla vecchia sede municipale della città, tocca il ponte che congiunge Massafra vecchia con quella moderna. Adesso l’obiettivo è quello di concretizzare la volontà di incentivare una integrazione utilizzando questo complesso come mezzo di trasmissione e comunicazione tra le città ed i percorsi che, dai suoi piedi, si inoltrano all’interno della gravina e degli insediamenti rupestri". Prima di entrare nel mondo della civiltà rupestre, i visitatori saranno preparati tramite un percorso di preparazione storico-culturale nelle sale del piano terra. "Sale – continua l’assessore - destinate ad illustrare quelli che sono i caratteri fondamentali della gravina e dei suoi insediamenti". Il primo piano, invece, accoglierà una biblioteca specialistica sulla civiltà rupestre, che raccoglierà le migliaia di volumi donati dal professor Fonseca. "Quello della riqualificazione dell’ex convento degli Antoniani - dice Marraffa - è un atto di estrema valenza culturale, teso a migliorare la qualità del vivere in città, ponendo le premesse per un ruolo di sempre maggiore importanza culturale di Massafra. Una impostazione - continua l’assessore – che darà a questo complesso la possibilità di recuperare in pieno la sua centralità, divenendo il luogo che collega idealmente, culturalmente e fisicamente, la città con la gravina, attraverso l’attivazione di un centro servizi, consultazione e ricerca per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale della città".

Naturalmente la nuova impostazione dovrà fare i conti con quello che nel tempo è sorte ai suoi confini. Un bar, sedi di associazioni, oltre ai locali che sono rimasti dismessi per lungo tempo. L’auspicio del Comune è quello di recuperare uno di questi locali, oggi privati, per poter consentire l’accesso alla struttura direttamente da Piazza Garibaldi. "Diversamente - spiega l’ingegner Rufolo - l’asse di percorrenza attualmente disponibile è quello del piano terra, parallelo alla gravina, con accesso dal fronte sud della strada, e dal quale si dipartono poi le destinazioni d’uso presenti". All’interno nascerà una sala proiezioni multimediali per il collegamento in rete con altri siti rupestri, per la visita virtuale delle bellezze ambientali a quanti per motivi fisico-motori o per impossibilità climatiche non potranno godere direttamente dello spettacolo offerto dalla gravina, oltre alla possibilità di effettuare approfondimenti sulla storia dell’ex convento degli Antoniani. Un punto book shop che fungerà anche da punto di controllo, dove avverrà la prima introduzione all’habitat rupestre, l’accesso alla gravina mediante un vano scala che condurrà ai terrazzamenti naturali su cui poggia l’edificio, l’accesso alla biblioteca al primo piano mediante una scala ed un collegamento meccanizzato. "Tutti questi percorsi – spiega ancora l’assessore Marraffa - saranno controllati da un unico vano". E poi un’ultima idea: "Si tratta di una ipotesi tutta da verificare, ma l’idea è quella di collegare questa nuova struttura con quella del Municipio storico". Quattro mesi di sacrificio ma siatene certi, ne vale la pena.


Graziano Fonsino (Corriere del Giorno)

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